Siamo ricercatorə, antropologhə, avvocatə, psicologhə, sociologhə, mediatorə, geografə e attivistə che si muovono nell’area Mediterranea per analizzare in maniera critica i confini che lo limitano, i processi migratori che lo attraversano e le politiche che li regolamentano.
In totale adesione alle istanze delle famiglie delle persone disperse o decedute nel tentativo di attraversare le rotte del Mediterraneo – in particolari le madri e sorelle tunisine e subsahariane – vogliamo promuovere la difesa dei diritti fondamentali delle persone esiliate, delle loro famiglie e comunità, promuovendo, in particolare, il diritto di sapere, nonché sostenendo iniziative a favore del diritto alla libertà di circolazione.
Il Mediterraneo è lo spazio dove siamo radicatə, in particolare in Sicilia, Sardegna e in Tunisia, luoghi in cui operiamo in forma volontaria, sulla base delle conoscenze acquisite sul piano legale, psico-sociale, della ricerca e della denuncia.
Crediamo nella costruzione di una memoria collettiva e attiva che sia pratica di contrasto alle discriminazioni, al razzismo e all’ingiustizia strutturale, nonché mezzo per narrare – a partire dalle voci di chi vive le frontiere – quanto accade nel Mediterraneo.
Mem.Med Memoria Mediterranea è un progetto nato dal lavoro congiunto e partecipato delle associazioni:
Borderline Sicilia Onlus, CarovaneMigranti, Clinica Legale per i Diritti Umani (CLEDU) di Palermo, Campagna LasciateCIEntrare, Rete Antirazzista Catanese, Watch the Med-AlarmPhone





