Wissem Ben Abdel Latif (2021)

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Wissem Ben Abdel Latif muore all’alba del 28 novembre 2021, a 26 anni, per arresto cardiocircolatorio, mentre si trova legato a un letto di un reparto psichiatrico di un ospedale italiano. Muore dopo aver attraversato il Mediterraneo su un barcone, senza mai aver vissuto in Italia un solo momento di libertà, senza aver potuto esercitare i diritti di richiedente asilo, subendo una detenzione amministrativa che sarebbe dovuta cessare prima della sua morte e di cui aveva denunciato le condizioni inumane e l’ingiustizia, subendo un trattamento psichiatrico che discende dall’armamentario manicomiale. Questo il breve riepilogo della sua storia, consumatasi in meno di due mesi dal suo arrivo in Italia.

Wissem, come già aveva fatto buona parte dei suoi amici, ha lasciato la Tunisia su una barca per raggiungere l’Europa con la speranza di costruire un futuro migliore per sé e per la sua famiglia. Wissem è partito nei primi giorni dell’ottobre 2021. Era un giovane tranquillo, sportivo e sempre sorridente, così lo descrivono i familiari. Dopo lo sbarco a Lampedusa è stato portato all’hotspot dell’isola e, da qui, trasferito, prima in una nave quarantena per le disposizioni anti-Covid e, successivamente, nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria a Roma. L’ultima comunicazione tra Wissem e la famiglia avviene proprio da questo centro di detenzione. Wissem era partito sano, ma dopo quaranta giorni di privazione della libertà, gli era stato diagnosticato, in modo alquanto affrettato, un disturbo schizoaffettivo per cui era stato trasferito in ospedale. Nel frattempo un giudice di pace aveva deciso che sarebbe dovuto essere rimesso in libertà. Invece, nessuno gliene ha dato notizia ed è rimasto sedato e legato a un letto soprannumerario nel corridoio di un reparto psichiatrico fino alla sua morte. 

L’esame autoptico è stato eseguito senza informare i familiari, che hanno saputo della morte di Wissem dall’Ambasciata ben cinque giorni dopo. Sono tanti gli interrogativi che ancora attendono una risposta. Nel marzo del 2022, si è costituito il “Comitato verità e giustizia per Wissem Ben Abdel Latif”, di cui fa parte anche Mem.Med, con l’obiettivo di mantenere l’attenzione su quanto accaduto e di lottare insieme ai suoi familiari, affinché siano accertare tutte le responsabilità, colpe, omissioni connesse a questa ennesima e ingiusta morte.

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