L’Italia dei CPR: luoghi senza tempo, corpi senza giustizia

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APRILE 2025

La Rubrica Resistenze ai Confini di aprile è dedicata a una lunga e dolorosa storia di oppressione e resistenza: quella dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) e, prima ancora, dei CPT e dei CIE. Dal 1998, anno in cui la legge Turco-Napolitano introdusse per la prima volta in Italia la detenzione amministrativa per cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, oltre 47 persone hanno perso la vita all’interno di questi centri, e migliaia vi sono state rinchiuse senza aver commesso reati, solo per il fatto di essere migranti “irregolari”.

Questa pubblicazione ripercorre 27 anni di soprusi, abusi, violazioni, suicidi e rivolte che hanno caratterizzato il sistema dei CPR. Ne documenta l’evoluzione normativa, dalla sua istituzione fino agli sviluppi più recenti, come il Decreto Legge n. 1660 del 4 aprile 2025 e il progetto di esternalizzazione della detenzione in Albania, portato avanti dal governo Meloni. Un progetto coloniale e autoritario che punta a rendere ancora più invisibili le persone migranti, private anche del diritto alla difesa.

A parlare in questo numero sono soprattutto i familiari delle vittime e le persone sopravvissute alla detenzione, che con le loro voci denunciano le condizioni inumane e degradanti all’interno dei CPR, la psichiatrizzazione forzata, l’uso sistematico della violenza, la negazione del diritto di asilo, il controllo delle comunicazioni e l’isolamento sociale e giuridico. Le loro testimonianze ci ricordano che i CPR non sono un’anomalia, ma una delle forme più brutali di esercizio del potere su corpi migranti considerati sacrificabili.

Questo testo è anche un atto politico: raccoglie e rilancia le lotte dei reclusi, dei familiari delle vittime, degli avvocati, dei giornalisti, dei parlamentari e dei movimenti sociali che da anni chiedono la chiusura immediata di tutti i CPR. Una memoria viva e un grido collettivo che si oppone all’oblio, alla rimozione e alla normalizzazione della violenza istituzionale.

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