Johnny Hamilton era un uomo di 30 anni originario del Camerun. Era partito con la sua compagna Marie dalla costa tunisina di Sfax per raggiungere l’Europa. Il 6 gennaio 2023, a seguito dell’ennesimo naufragio di un’imbarcazione a largo delle coste dell’isola di Lampedusa, il suo corpo è stato rinvenuto privo di vita insieme a quelli di altre due persone.
Grazie alla collaborazione di un mediatore linguistico presente sull’isola di Lampedusa, abbiamo supportato la famiglia in Camerun per il rimpatrio della salma. Anche di fronte ad una situazione apparentemente facilitata dalla presenza di una familiare a Lampedusa – la compagna Marie, sopravvissuta al naufragio – e dalla disponibilità della famiglia in Camerun ad assumersi l’onere
finanziario per il rimpatrio della salma, la mancanza di procedure chiare ha di fatto impedito il rientro della salma nel Paese di
origine.
La noncuranza con cui è stata gestita la procedura d’identificazione, ha fatto sì che il riconoscimento della salma sia avvenuto soltanto attraverso il documento di identità rinvenuto sui presunti abiti di Johnny e non, come dovrebbe essere, attraverso il riconoscimento formale della salma: alla compagna Marie è stato mostrato il passaporto del compagno e non il suo cadavere.
Inoltre, le informazioni riportate in merito all’identificazione risultano essere erronee: è stata trascritta in maniera erronea la data di
nascita e la nazionalità di Johnny, il che ha impedito l’emissione dell’atto di decesso della persona, ulteriore documento necessario per il rimpatrio della salma in Camerun.
Nel febbraio 2023, rispondendo alle richieste della compagna e della sorella del signor Johnny Hamilton, abbiamo deciso di avviare le procedure per far seppellire la salma al cimitero di Raffadali, in provincia di Agrigento, dove era stato portato il feretro.
Insieme a Marie parteciperemo ad una piccola cerimonia in memoria di Johnny, una persona rimasta vittima delle frontiere e
dell’indifferenza su cui queste di erigono.