Memoria Mediterranea

Ghassen, Iheb, Aymen, Maher (2022)

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Ghassen, Iheb, Bilel, Aymen e Maher sono cinque ragazzi i cui corpi sono arrivati a Cagliari, in Sardegna, alla fine di agosto 2022. Erano originari di Biserta, una cittadina nella costa nord tunisina, molto vicina alle coste sarde e alla Sicilia. 

Ghassen era figlio unico, aveva completato gli studi ed aveva un diploma di scuola superiore. Mesi prima della sua tragica partenza, aveva richiesto un visto per la Spagna, ma vistosi rigettare la richiesta, decise di attraversare il confine del Mediterraneo con un gommone insieme al suo amico Iheb .

Iheb viveva con grandi difficoltà perché i suoi genitori, divorziati, lo avevano abbandonato da piccolo nella casa dei nonni che lo avevano cresciuto. Quando questi sono venuti a mancare, Iheb non ha avuto altra scelta che mettere da parte un po’ di soldi e partire per l’Europa, sperando di migliorare la sua vita e quella della sorella di cui si prendeva cura.

Aymen era sposato e aveva due figli. Non aveva progettato di lasciare la Tunisia, voleva solo aiutare i suoi amici a partire e li aveva accompagnati con la sua auto alla spiaggia. Ma al momento della partenza ha cambiato programma e ha lasciato l’auto sulla banchina per partire anche lui: sentiva di non perdere nulla provando a tentare la traversata.

Bilel aveva moglie e figlia in Francia, voleva raggiungere la sua famiglia da troppo tempo lontana che lo aspettava per poter ricominciare una nuova vita insieme.

Meher aveva deciso di condurre la barca perché era l’unico capace di poter guidare il gruppo in mare. Anche lui aveva deciso di migrare perché aveva bisogno di lavorare e di alcune garanzie sociali necessarie alle sue delicate condizioni di salute. La negazione del visto e la disperazione conseguente lo hanno spinto a lasciare tutto e partire.

Mem.Med ha sostenuto le famiglie nelle procedure di rimpatrio dei corpi dei cinque ragazzi, avvenuto nel novembre 2022, che sono ora seppelliti nei cimiteri di Biserta, dove a distanza di qualche mese dalla loro morte le famiglie hanno potuto celebrarli.

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