Awa aveva 40 anni, era ivoriana e viveva da qualche anno in Tunisia. Il suo bambino, Mohamed, aveva appena compiuto 3 anni quando è partito con la mamma nel Mediterraneo su un’imbarcazione di fortuna per giungere in Europa.
A causa di un attacco violento della Guardia Costiera tunisina, che è costato la vita a molte persone che viaggiavano su quella barca, Awa è morta insieme al suo piccolo nelle acque di Sfax, da dove era partita. Il suo corpo insieme a quello di Mohamed e di altre vittime è stato rinvenuto su una spiaggia, qualche giorno dopo l’evento micidiale.
Awa aveva molte compagne ivoriane in Tunisia con cui aveva condiviso l’esperienza lavorativa e sociale di una sartoria femminile a Medenine. In questo progetto, di cui era co-fondatrice, aveva contribuito a creare uno spazio di emancipazione da un contesto di sfruttamento lavorativo nonché di violenza di genere.
Mem.Med ha supportato la comunità familiare di Awa nel contatto e nell’attivazione delle procedure di identificazione presso le autorità competenti e gli enti umanitari in Tunisia, al fine di conoscere la verità sulla sua morte e di individuare il luogo di sepoltura
predisposto dalle autorità per il seppellimento del cadavere della donna e del bambino.